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Il Borgo dei cacciatori

Gioco ambientato nel Play by chat Asoiaf - Il Grande Inverno

Aneddoto:
“...Lo so che a voi giovani sembra così e che tutto il resto della popolazione lo pensa....ed è bene che continui a pensarla, ma non fu, come dire, amore a prima vista. Insomma, avevamo già i nostri problemi, tra la scarsità di selvaggina, i Bruti, la guerra, il respiro delle Ombre bianche sul collo, quando arriva questo sbarbatello, figlio di quel bravˊuomo di Galen, che sapeva ancora dˊEstate, coi i suoi uomini esausti quanto noi di quella lunga guerra di riconquista. Che ci parla del progetto del Castello Nero e di rimetter tutto a posto, di stare tutti quanti insieme. Al vecchio John è quasi venuto un colpo, che dicevamo poi a Freya?


Comunque, questo ragazzo qualche giorno dopo si presenta, senza guardie al seguito, si siede davanti a noi Vecchi e ci offre da bere, un vino dolce come il culetto di una vergine, non ne bevevo così da....da sempre, per gli Dei.
E ci ha parlato. E bene, ecco. No, non è stato il vino. Alla fine della discussione, ci siamo guardati e abbiamo accettato di vivere sotto la Torre del Lupo, di aiutarlo con il castello. Sapeva parlare, il ragazzo. Ma sapeva anche ascoltare. Siamo nati liberi e liberamente abbiamo scelto. E adesso, dopo tutti questi anni, anche quando mi alzo e mi fanno male tutte le ossa, so di stare al sicuro, semplicemente guardando la sagoma del Castello ad est. Quanti anni aveva quel ragazzo? Una trentina quando si sedette davanti a noi, no, John?”

Frammenti di ricordi di un discorso dei Vecchi al Borgo dei Cacciatori di Winterguard
 

Colui che vede nella corteccia

Lupo

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